Soste e sicurezza

Poco tempo fa ci siamo ritrovati in sede per un breve aggiornamento sulla costruzione delle soste. Fabrizio ci ha illustrato in maniera semplice e chiara quello che dobbiamo fare.
Dopo aver attrezzato la sosta all’attacco della via, il secondo di cordata è legato alla sosta con un nodo barcaiolo ed è pronto a fare le manovre di corda assicurando il proprio capo cordata con il mezzo barcaiolo.
Come già detto il mezzo barcaiolo permette alla corda di scorrere: un capo della corda che esce dal nodo sarà legato all’imbrago del capocordata (con nodo delle guide) e, chi manovra, dovrà sempre tenere saldamente in mano la parte di corda che esce dall’altra parte del nodo.
Mentre il capo cordata comincia ad arrampicare, il compagno manovra utilizzando entrambe le mani: con una mano “tira” la corda verso il compagno e contemporaneamente con l’altra mano “accompagna” la corda dentro il nodo.
E’ con quest’ultima mano che in caso di caduta del compagno, chi fa sicura, riesce a bloccare la corda praticamente senza sforzo (il mezzo barcaiolo decuplica lo sforzo di chi assicura)
Nella figura vediamo: la mano destra, con la quale chi assicura “tira” la corda verso il capocordata e la mano sinistra, che contemporaneamente dà corda,favorendo lo scorrimento nel nodo.

E’ proprio quest’ultimo lato della corda che non deve mai essere lasciato libero con la mano per essere in grado di bloccare il nodo in qualsiasi momento.

Da ricordare che le mani non devono mai essere troppo vicine al nodo: in caso di strappo improvviso le dita andrebbero ad incastrarsi nel mezzo barcaiolo con conseguenze poco piacevoli.

N.B. In queste pagina descriviamo come si esegue la manovra “classica”, senza l’uso di attrezzi specifici come il secchiello.
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