E’ finita – parte seconda

Domenica mattina la sveglia suona alle 7.00, e pian piano usciamo tutti dal letargo. Velocemente i scchi letto tornano nelle loro custodie e hanno inizio i preparativi per la giornata che ci aspetta. carichiamo i bagagli nelle auto e ci muoviamo in direzione Casetta in Canadà per la prima colazione. Alla chetichella compaiono Orsi e allievi, pronti per la salita, non prima di un buon caffè.
Saliamo al Passo di Monte Croce Carnico e li ci dividiamo in gruppi: destinazione Spigolo de Infanti al Pal Piccolo, Bella Venexia sugli avancorpi del Cellon e le placche sottostanti la Scogliera.
Il meteo sembra tenere e partiamo senz indugi.
Sullo Spigolo la parete è a tratti bagnata, così come sulle placche della Bella Venexia. C’è comunque una leggera brezza che asciuga la roccia.
Si sale con calma, cercando di mettere in pratca quanto imparato nel migliore dei modi e cercando di instillare negli allievi la coscenza di arrampicare in sicurezza.
Le lunghezze di corda si susseguono abbastanza velocemente l’una dietro l’altra, e le varie cordate raggiungono ben presto l’uscita delle vie.
I ragazzi impegnati sullo Spigolo scenderanno per il sentiero che. passando ai piedi della Scogliera li riporterà al Passo, mentre chi è impegnato sul Cellon affronterà la discesa in corda doppia.
Alle 3 del pomeriggio tutte le cordate si ritrovano al parcheggio e Claudia può decretare la conclusione del corso.
C’è una atmosfera di soddisfazione sia per gli allievi che per gli istruttori: gli obbiettivi prefissati sono stati raggiunti per la bravura e l’applicazione di entrambi.
Riponiamo l’atrezzatura negli zaini e ci inviamo a festeggiare la fine del corso in allegria, davanti ad un bicchiere e un boccone.
Che dire? Noi Orsi ci auguriamo che gli allievi del corso abbiano avuto modo di apprendere le tecniche di arrampicata in maniera chiara e completa, in modo da poter muovere i primi passi in parete in piena sicurezza e in maniera consapevole.
Chiaramente ci vuole passione, accuratezza e dedizione. doti che noi abbiamo colto nei loro occhi.


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